IL ROCK FISHING
Il Rock Fishing letteralmente
“Pescare dalla Roccia”, nasce tanto
tempo fa in terra Australiana e Neo Zelandese per via della conformazione
rocciosa a picco sul mare. E’ considerato da molti, il cugino del Surf Casting,
in quanto a detta di molti, sono due
tecniche di pesca affini, ma in questo, io non sono pienamente d’accordo.
Io nutro una passione
smisurata per il Rock Fishing.
E’ quella tecnica di
pesca con la quale mi sono approcciato al mare poiché vivo in una zona della
Sicilia dove la presenza di roccia sul mare è massiccia e da piccolino, con una
semplice bicicletta, riuscivo a raggiungere, quindi inizia così la mia crescita
nell’ambito pesca … una canna telescopica in fibra di vetro, un piccolo argano
e un filo grosso in bobina … per esca quello che si trovava al mercato del
pesce …
Il Rock Fishing è una
tecnica che si pratica dalla scogliera più o meno alta dal livello del mare e
su fondali particolarmente aspri o con un misto roccia. Al fine di raggiungere
spot più o meno impegnativi, è obbligo cercare di mantenersi quanto più leggeri
possibili e portare con se l’indispensabile … per questa tecnica, i vari
accessori e/o minuteria impiegate nelle altre tecniche di pesca sono superflui
… quindi una buona sacca porta canne e un buon zaino in spalla ci permette di
muoverci con scioltezza e in piena sicurezza per affrontare ripide discese,
scogliere o scalinate come nel caso di uno spot che io e i miei compagni di
pesca frequentiamo … dove al termine di essa si trova la vera e cruda roccia.
Una volta raggiunto lo
spot che per lo più risulta essere uno scoglio relativamente comodo o un frangi
flutto dove posizionarti … il panorama
che trovi è sempre mozzafiato, albe da paura, scogliere a strapiombo che
precipitano su un mare blu che cambia colore in base al fondo e tu sei li,
piccolissimo sula tua roccia.
Il Rock Fishing è una
tecnica “grezza”, da vero maschio … nel
senso che è imperativo l’utilizzo di nylon di diametri importanti e ami di un
certo spessore e di una certa robustezza. Il calamento è perlopiù sempre il
medesimo, filo diretto in bobina dallo 0,35 al 0,45 … un’ attacco Sissy o un
Safety Clip scorrevole a sostegno di un piombo importante dell’ordine dei 125
gr ai 150 gr, un salva nodo in battuta ad una girella massiccia ed in fine un
terminale di 1,50 mt (poi si valuta diametro e lunghezza in base a spot e
corrente) e un amo che parte dall’ 1/0 a salire.
Un altro aspetto
fondamentale di cui è doveroso parlare, è il campo Esche. Nel Rock Fishing, le sottigliezze
degli anellidi, seppur validi alleati per
ingannare i pinnuti, lasciano spazio a grossi Paguri vivi o congelati da
precedenti pescate, Vermi di Rimini, eccellente per i periodi estivi, Bibi di
Chioggia o Coffa per i periodi invernali, ma non si disdegna mai la mitica Sarda,
Tranci di Calamaro o Seppie intere … insomma esche importanti … esche da Big …
Il Rock Fishing è uno
stile di pesca veramente “ignorante” dove
non c’è una via di mezzo … o si ama, o si odia. E’ una pesca che ti vincola,
sei costretto a praticarlo in ore di luce perché, ovviamente, non puoi
affrontare una scalata al buio o con una semplice lampadina in testa … gli spot
sono spesso difficili da raggiungere, combatti costantemente con le zanzare che
sono sempre li a farti compagnia … il pericolo costante di “arroccare” ad ogni lancio e di passare mattinate a fare nodi e calamenti,
ma il fascino, l’ebbrezza che una grossa preda catturata a Rock Fishing è
imparagonabile a qualsiasi altra tecnica di pesca, secondo me. Quando si pesca
dalla spiaggia ed incanni una preda, anche di taglia, basta semplicemente non
forzarlo a seconda di che fili stai usando e con parsimonia, lo porti a riva …
nel Rock Fishing, non è così, la giusta ferrata … staccarlo subito dal fondo
per non farlo intanare e in egual modo non forzare troppo … recuperare alla giusta
velocità per non fare incagliare il piombo … tutto questo per portarlo a tiro
di guadino e poter dire “ECCOLO” o “ECCOLA”.
Che pesci ci aspettiamo
dal Rock Fishing?! … Bhe, indubbiamente tutti i pesci che arrivano sono ben
accetti, anche perché per via degli inneschi voluminosi, per gli ami
utilizzati, prendere il pescetto è difficile, a meno che non sono muniti di
apparato boccale abbastanza largo come nel caso dei Sciarrani capaci di
inghiottire un amo del 2/0, ma la preda
più ambita rimane sempre e solo lei, l’ORATA,
non si sa per quale strana ragione … forse è il pesce più affascinante che ci
possa essere, ma non è raro incannare Saraghi, Cernie, Ricciole e Dentici e capita
pure di prendere dei bei polpi, episodi vissuti frequentemente, ma c’è un pesce
che non manca mai di cui ormai per goliardia e fattori di scherzo con gli amici
e compagni sono considerato il RE, the King … la Murena … pesce che non ha “pietà” … sempre li in agguato, pronta e
affamatissima, mangia su tutto … una vera bestia nera …
Per concludere quando
detto, il ROCK FISHING è la tecnica la mia tecnica di pesca, quella che mi ha
dato più cappotti, ma anche più soddisfazioni e e non credo la possa mai
abbandonare!!!!
Link Youtube Channel: Trinacria Fishing Group
Link Play List: Rock Fishing
Dario
Aiello
Pro
Staff Trinacria Fishing Group
Articolo completo ed interessante! 👍
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