sabato 15 maggio 2021

Tecniche di Pesca - Il Rock Fishing

 

IL ROCK FISHING

Sarago Maggiore catturato con l'innesco del Verme di Rimini - Addaura (PA)

Il Rock Fishing letteralmente “Pescare dalla Roccia”, nasce tanto tempo fa in terra Australiana e Neo Zelandese per via della conformazione rocciosa a picco sul mare. E’ considerato da molti, il cugino del Surf Casting, in quanto a detta di molti,  sono due tecniche di pesca affini, ma in questo, io non sono pienamente d’accordo.

                   
           Uno dei spot da noi frequentati - Capo Zafferano  (Santa Flavia Palermo)

Io nutro una passione smisurata per il Rock Fishing.

E’ quella tecnica di pesca con la quale mi sono approcciato al mare poiché vivo in una zona della Sicilia dove la presenza di roccia sul mare è massiccia e da piccolino, con una semplice bicicletta, riuscivo a raggiungere, quindi inizia così la mia crescita nell’ambito pesca … una canna telescopica in fibra di vetro, un piccolo argano e un filo grosso in bobina … per esca quello che si trovava al mercato del pesce …

Il Rock Fishing è una tecnica che si pratica dalla scogliera più o meno alta dal livello del mare e su fondali particolarmente aspri o con un misto roccia. Al fine di raggiungere spot più o meno impegnativi, è obbligo cercare di mantenersi quanto più leggeri possibili e portare con se l’indispensabile … per questa tecnica, i vari accessori e/o minuteria impiegate nelle altre tecniche di pesca sono superflui … quindi una buona sacca porta canne e un buon zaino in spalla ci permette di muoverci con scioltezza e in piena sicurezza per affrontare ripide discese, scogliere o scalinate come nel caso di uno spot che io e i miei compagni di pesca frequentiamo … dove al termine di essa si trova la vera e cruda roccia.

Una volta raggiunto lo spot che per lo più risulta essere uno scoglio relativamente comodo o un frangi flutto  dove posizionarti … il panorama che trovi è sempre mozzafiato, albe da paura, scogliere a strapiombo che precipitano su un mare blu che cambia colore in base al fondo e tu sei li, piccolissimo sula tua roccia.

Canne in pesca

Il Rock Fishing è una tecnica “grezza”, da vero maschio … nel senso che è imperativo l’utilizzo di nylon di diametri importanti e ami di un certo spessore e di una certa robustezza. Il calamento è perlopiù sempre il medesimo, filo diretto in bobina dallo 0,35 al 0,45 … un’ attacco Sissy o un Safety Clip scorrevole a sostegno di un piombo importante dell’ordine dei 125 gr ai 150 gr, un salva nodo in battuta ad una girella massiccia ed in fine un terminale di 1,50 mt (poi si valuta diametro e lunghezza in base a spot e corrente) e un amo che parte dall’ 1/0 a salire.



Un altro aspetto fondamentale di cui è doveroso parlare, è il campo Esche. Nel Rock Fishing, le sottigliezze degli anellidi, seppur  validi alleati per ingannare i pinnuti, lasciano spazio a grossi Paguri vivi o congelati da precedenti pescate, Vermi di Rimini, eccellente per i periodi estivi, Bibi di Chioggia o Coffa per i periodi invernali, ma non si disdegna mai la mitica Sarda, Tranci di Calamaro o Seppie intere … insomma esche importanti … esche da Big …


    
                              Verme di Rimini                                                   Bibi di Chioggia o Coffa

Il Rock Fishing è uno stile di pesca veramente “ignorante” dove non c’è una via di mezzo … o si ama, o si odia. E’ una pesca che ti vincola, sei costretto a praticarlo in ore di luce perché, ovviamente, non puoi affrontare una scalata al buio o con una semplice lampadina in testa … gli spot sono spesso difficili da raggiungere, combatti costantemente con le zanzare che sono sempre li a farti compagnia … il pericolo costante di “arroccare” ad ogni lancio e di passare mattinate a fare nodi e calamenti, ma il fascino, l’ebbrezza che una grossa preda catturata a Rock Fishing è imparagonabile a qualsiasi altra tecnica di pesca, secondo me. Quando si pesca dalla spiaggia ed incanni una preda, anche di taglia, basta semplicemente non forzarlo a seconda di che fili stai usando e con parsimonia, lo porti a riva … nel Rock Fishing, non è così, la giusta ferrata … staccarlo subito dal fondo per non farlo intanare e in egual modo non forzare troppo … recuperare alla giusta velocità per non fare incagliare il piombo … tutto questo per portarlo a tiro di guadino e poter dire “ECCOLO” o “ECCOLA”.


Che pesci ci aspettiamo dal Rock Fishing?! … Bhe, indubbiamente tutti i pesci che arrivano sono ben accetti, anche perché per via degli inneschi voluminosi, per gli ami utilizzati, prendere il pescetto è difficile, a meno che non sono muniti di apparato boccale abbastanza largo come nel caso dei Sciarrani capaci di inghiottire un amo del 2/0,  ma la preda più ambita rimane sempre e solo lei,  l’ORATA, non si sa per quale strana ragione … forse è il pesce più affascinante che ci possa essere, ma non è raro incannare Saraghi, Cernie, Ricciole e Dentici e capita pure di prendere dei bei polpi, episodi vissuti frequentemente, ma c’è un pesce che non manca mai di cui ormai per goliardia e fattori di scherzo con gli amici e compagni sono considerato il RE, the King … la Murena … pesce che non ha “pietà” … sempre li in agguato, pronta e affamatissima, mangia su tutto … una vera bestia nera …


Per concludere quando detto, il ROCK FISHING è la tecnica la mia tecnica di pesca, quella che mi ha dato più cappotti, ma anche più soddisfazioni e e non credo la possa mai abbandonare!!!!

Link Youtube Channel: Trinacria Fishing Group

Link Play List: Rock Fishing

 

Dario Aiello

Pro Staff Trinacria Fishing Group

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